onsdag 2 februari 2011

L'insegnante svedese

I giorni passano velocemente. Sono così pieni di impegni di ogni tipo che quando arrivo alla sera non mi ricordo più cosa ho fatto la mattina. La settimana prossima cercherò di frenare un po'.

Anche se a quest'ora sono stanchissima ecco il post sull'insegnante svedese che vi ho promesso:

Come in molti paesi (penso) in Svezia l'insegnante viene visto con almeno un po' d' invidia. In genere la gente pensa che il lavoro come insegnante vuol dire fare 5-6 lezioni a settimana e poi tornare a casa verso mezzogiorno. Poi non c''è da dimenticare che gli insegnanti hanno tre mesi di vacanza d'estate, tre settimane a natale, vacanze a Pasqua ecc ecc.

Quasi sempre quando incontro gente nuova e dico che sono insegnante c'è qualcuno che dice che deve essere bello fare l'insegnante con tutte le vacanze e le poche ore di lavoro. Quando rispondo "Ma perché non diventi insegnante allora?" mi guarda come se fossi matta, perché "Nooo, non voglio proprio lavorare come insegnante, non è un lavoro per me!". Allora?

Cosa fa un insegnante svedese? Prima di tutto lavora 194/261 giorni all'anno, il che vuol dire che non lavora 67 giorni (ovviamente non ho contato il sabato e la domenica). Da quei 194 giorni insegna 178 e 16 giorni sono riservati per aggiornarsi nella materia, imparare nuovi metodi, organizzarare i propri corsi och organizzare progetti con altri insegnanti ecc. A scuola mia nove di questi giorni vengono organizzati dal preside (leggete vice preside) e trattano campi di priorità della scuola come per esempio TIC, tecnologia dell'informazione e della communicazione, metodi per insegnare ragazzi con svedese come la seconda lingua, nuove leggi, metodi per lavorare con LGBT-rights, contro discriminazione, nuove riforme ecc ecc. Cosa fare gli ultimi sei giorni decide ogni insegnante, e spesso va a dei corsi a spesa della scuola.

L'insegnante lavora 45 ore a settimana. 35 ore deve stare a scuola, 10 ore può fare dove vuole e servono per preparare lezioni, correggere ecc. Ma un insegnante che fa il lavoro con qualità lavora sicuramente almeno 50 ore a settimana.

Le 35 ore a scuola vengono divise tra lezioni (in media 14 ore a settimana) e conferenze (4 ore a settimana). Dove lavoro io l'insegnante fa anche 4 ore (se lavora a tempo pieno) di aiuto a chi ne ha bisogno. Queste ore ci sono anche sul orario e l'insegnante deve essere a disposizione a chiunque vuole aiuto con qualche compito o avere delle spiegazioni approfondite.

Ogni insegnante è responsabile per 12-15 allievi che incontra circa 45 minuti a settimana per parlare del caledario della settimana, dare informazioni, discutere problemi che hanno gli allievi per esempio con insegnanti o che hanno insegnanti con la classe-Quest'ora si usa anche per discutere concetti come diritti e doveri della democrazia, le leggi contro discriminazione e come metterle in pratica nella scuola. È anche uno dei luogo che hanno gli allievi per avere influenza su come viene organizzata e come funziona la scuola.

Siamo arrivati a 23 ore. Le restanti 12 ore che fa? Beve il caffè? Ma devo dire che anche noi abbiamo il salottino con i divani per la pausa, abbiamo la macchina del caffè e ogni martedì un cestino enorme di frutta, ma normalmente gli insegnanti non hanno il tempo di sedersi e godersi quel caffè. Molti portano la tazza del caffè nella stanza per berlo vicino al computer.

Cosa fa allora?

Come dirigente di classe:
- Deve controllare le assenze degli ragazzi della propria classe.
- Ogni allievo ha circa 100 euro al mese di sussidio degli studi ma se è assente da scuola più del 20% delle lezioni perde questo sussidio. È il compito del dirigente di classe di controllare questo.
- Se qualcuno del proprio gruppo ha problemi con gli studi, problemi sociali o fisici deve avere un incontri col ragazzo insieme a un genitore se non ha ancora 18 anni e con o la consulente didattica, l'assistente sociale o l'infermiera dipendente dal tipo di problema. Deve documentare l'incontro.
- Deve avere contatti con i genitori
- Due volte all'anno deve incontrare ogni allievo insieme ai genitori per parlare degli studi. Prima dell'incontro si deve informare su come va in ogni materia
- aiutare gli allievi con il lavoro finale - un progetto.

Per quanto riguarda i corsi che insegna deve:
- tenersi aggiornato
- incontrare gli altri che insegnano la stessa materia (al liceo quasi tutti insegnano due materie come per esempio svedese e inglese, studi sociali e storia o matematica e fisica.) per pianificare, per decidere quali libri e quale materiale pedagogico usare/comprare per le diverse classi, discutere compiti e come valutarli, discutere voti ecc ecc.
- copiare materiale
- documentare cosa fa e i voti che gli allievi hanno sui compiti diversi,
- deve valutare il proprio lavoro, i risultati che fanno i ragazzi e analizzare cosa è andato bene, quali metodi sono stati efficienti, perché i voti sono quelli che sono e sempre documentare quello che scopre.

Per quanto riguarda la scuola deve:
- aiutare con attività come quelle descritte qui
- fare parte del lavoro con la valutazione della scuola dell'anno e il piano del lavoro per la scuola del prossimo anno
- lavorare con l'ambiente nella scuola sia quella fisica che quella sociale,
- aiutare con la commercializzazione della scuola...

Ho sicuramente dimenticato qualcosa...



15 kommentarer:

Anonym sa...

Wow! Io non ho mai pensato che fare l'insegnante fosse una cosa semplice -soprattutto considerando il colossale esaurimento nervoso che, prima o poi, colpiva tutti i miei prof- ma non credevo che fosse TANTO impegnativo. E hai dimenticato il compito più difficile di tutti: insegnare. I professori sono veri e propri "maestri di vita" e questa, secondo me, è la più grande responsabilità di un insegnante.
Paola

Silvia sa...

Il punto è che, almeno qui in Italia gli insegnanti che fanno bene il loro lavoro, con passione e professionalità, dedicando tempo ai propri alunni, conoscendoli ecc ecc sono mosche bianche, poche eccezioni. Tutti gli altri si distinguono solo perchè fanno tre mesi di ferie l'anno e sono a casa a mezzogiorno purtroppo, e per questo l'intera categoria è vista come sfaticata, lamentosa, gente che non si guadagna lo stipendio insomma.
Io sono un veterinario, lavoro almeno (quando va bene) 50 ore a settimana, i corsi di aggiornamento (obbligatori) me li devo pagare da sola, e quando mi va bene ho 30 giorni di ferie tra estate, natale e tutto il resto, ma non faccio l'insegnante semplicemente perchè non lo saprei fare! chi ti dice "naaaaa non è lavoro per me" è meglio che non lo faccia, non sono i giorni o le ore, è la capacità e l'abnegazione che il vero insegnante deve avere che fanno la differenza!

Simona sa...

Lo sai che attendevo questo interessante post, grazie!

Per via del mio tirocinio, ho avuto la possibilità di conoscere e affiancare insegnanti (nel mio caso maestre) veramente in gamba, le quali (in Italia i maestri uomini sono davvero pochissimi) spendono molte ore del proprio tempo libero per progettare, migliorare l'azione didattica, aggiornarsi, raccogliere materiale utile per ideare attività personalizzate per gli alunni che necessitano di attenzioni speciali.
Purtroppo buona parte di questo lavoro, spesso, non viene riconosciuto.
Poi ci sono anche dei casi opposti, come in altre professioni.

In passato ho avuto una discreta esperienza riguardo all'insegnamento universitario e potrei ripetere le stesse cose. Anche a me è capitato di lavorare molto a casa, al sabato e alla domenica, per correggere tesi e fare ricerche. E' una parte di lavoro che viene svolta fra le mura domestiche o quelle di una biblioteca, pertanto è poco "visibile" e di conseguenza sottovalutata.

Tuttavia, sono convinta che si tratti di un mestiere di grandi responsabilità e al tempo stesso grandi soddisfazioni. Un modo d'investire nel futuro che mi ha sempre fatto provare ammirazione per alcuni degli insegnanti che ho avuto la fortuna d'incontrare lungo il mio percorso.

Sabrina sa...

Carin,
mi dai il permesso di copiare il tuo post in una mia nota facebook? Vorrei far leggere quello che hai scritto ai miei colleghi... penso che lo troverebbero molto interessante.
Io l'ho trovato molto istruttivo!

Carin sa...

Paola: Sono d'accordo con te quando scrivi "I professori sono veri e propri "maestri di vita" e questa, secondo me, è la più grande responsabilità di un insegnante."! Ed è quello che lo rende così difficile.

Silvia: Di quel tipo ci sono abbastanza anche qui, ma se fai il lavoro bene lavori veramente sempre! Non penso che un veterinario lavora 50 ore a settimana in Svezia. Qui 40 ore a settimana è legge, ma gli insegnanti che hanno tutte queste vacanze (che passano normalmente lavorando anche se a casa)lavorano invece 45 ore. In pratica non ci sono straordinari. Incontri con i genitori sono quasi sempre di sera dopo le cinque perché durante il giorno lavorano e non vogliono venire a scuola. Lavoro non pagato. Per insegnare al liceo devi studiare cinque anni all'università - come i medici, ma il mensile medio è di circa 26000 corone (lordo) mentre il mensile medio di un medico è 47000 corone...

Mugs: Hai ragione che è un lavoro di grandi soddisfazioni, ma anche di molta responsabilità. Infatti proprio oggi ho parlato con il preside della grande resposabilità che abbiamo. Non possimo rovinare la vita di un ragazzo se l'insegniamo qualcosa che è sbagliato ma possiamo trattarlo in un modo che ha conseguenze per il resto della sua vita - conseguenze positive o negative. Succede abbastanza spesso che incontro qualche vecchio allievo che mi dice che qualcosa che ho fatto o detto è stato decisivo per delle scelte che poi ha fatto, e normalmente si tratta di cose che non mi ricordo neanche di aver detto o fatto.

Sabrina: Ma certo! Mi fa piacere.

Sabrina sa...

Grazie!
P.S. il mio mensile netto è di 1400 euro...

Carin sa...

Sabrina: Quello netto è circa 17000 corone. Ma il mensile è individuale, nelle grandi città è normalmente più alta, gli uomini normalmente (purtroppo) un po' più alto e poi dipende da quanto il capo ti trova competente. In Svezia non è un lavoro statale, è comunale. È il preside che decide chi deve assumere, nessun'altro, ed è lui che decide il mensile anche se deve essere l'accordo con il sindacato. Ogni anno il preside visita lezioni e parla con i ragazzi degli insegnanti per farsi un'idea di com'è bravo ogni insegnante. Poi prima dell'aumento della paga in aprile ogni insegnante ha un incontro con il preside (o come da noi, il vice preside) durante la quale deve parlare di come lavora, quali risultati hanno avuto i ragazzi e perché, come lavoro come dirigente di classe, che altro fa per migliorare l'insegnamento e la scuola. Dopo quest'incontro il preside decide quanto grande sarà l'aumento. Secondo le statistiche quest'anno il mensile più basso in tutta la Svezia per un insegnante di liceo è 20000 corone (una donna), quello più alto è 40000 corone (un uomo). Il mensile medio per gli uomini è 26455 corone, e per donne 25938 corone.

Se uno paragona con altri mestieri è molto basso, specialmente visto che si studia 5 anni all'università. Il mensile medio di un operaio edile è quasi 25000 corone per esempio...

Kata sa...

100 euro di sussidio mensile per gli studenti? Caspiterina!
A parte questo, credo che il lavoro dell'insegnante, se fatto bene, sia proprio un lavoro duro. Rimane il fatto che tre mesi di vacanza sono una bella cosa. Pure se una parte la passi lavorando da casa.

Giulia sa...

Carin, scusa la puntualizzazione, ma lo stipendio mesile lordo di un medico specialista è 46000-47000 corone come dici tu. E un medico specialista, in Svezia ha fatto 5 anni e mezzo di università, poi 2 anni di tirocinio e poi 5 di specializzazione, in tutto 12 anni e mezzo di formazione, anche se per 7 anni è formazione-lavoro quindi pagata. Un medico agli inizi, dopo 5 anni e mezzo di università quando inizia come tirocinante o sostituto prende più o meno come l'insegnante.
Con questo non voglio assolutamente fare confronti tra la difficoltà delle due professioni, anche per me fare l'insegnante è un mestiere difficile che richiede grande passione.
Grazie per questo post, per me che sono qui da poco il tuo blog è davvero prezioso!

Carin sa...

@Kata. Non sono 3 mesi d'estate come dice la gente. Sono al massimo 8 settimane, 2 più di altri mestieri. Poi facciamo 5 ore extra ogni settimana, più o meno 200 ore per anno = 5 settimane...

@Giulia: Neanche io voglio fare confronto in quel modo, solo mostrare com'è la situazione. Io ho contato il mensile medio per un insegnante al liceo e un medico, tutte le categorie e arrivo alle cifre sopra. Se poi vediamo quelli che non hanno esperienza proprio gli insegnanti arrivano a 24161 corone al mese in media e i medici a 33600 corone al mese. Il problema più grande per un insegnante è che non ci sono tante strade per avanzamento e si vede nella paga. So com'è per un medico, com'è dura la specializzazione (mio fratello è medico) ma anche un insegnante deve "specializzarsi" anche se in un altro modo. Dopo trent'anni di lavoro il mensile medio di un insegnante è 33600 corone, e per un medico circa 64000 corone... Puoi vedere qui per esempio: http://www.lonestatistik.se/.

Sabrina sa...

Trovo positivo che sia direttamente il preside a fare le assunzioni. Nella scuola italiana c'è una graduatoria provinciale, e si viene assunti sulla base del punteggio, maturato con anzianità di servizio come supplenti; si può fare supplenze anche senza abilitazione, ma per essere assunti bisogna superare un concorso. Però non tutti gli insegnanti che vengono poi assunti sono bravi. Ogni anno mi sono trovata a lavorare con persone brave, ma anche con persone che non ne avevano voglia, o che non erano preparate, o addirittura con problemi psichici. Questo crea problemi ai ragazzi, e anche a noi, perché spesso il preside deve poi affiancare a questi docenti difficili proprio i docenti che già lavorano di più; ciò è molto pesante, sia psicologicamente che fisicamente, perché bisogna poi tamponare problemi, lavorare per due, e tutto questo sentendosi soli, senza quella collaborazione che nel nostro lavoro è tanto importante.
Però penso anche che in Italia, purtroppo, se l'assunzione fosse diretta, si inserirebbero tanti "raccomandati", e in conclusione la situazione non sarebbe migliore... è proprio la mentalità, che non va...

Artemisia sa...

A conti fatti l'insegnate svedese lavora leggermente di più di quello Italiano...sarei curiosa di equiparare anche lo stipendio :)

Sabrina sa...

Scusa, Artemisia, come fai a dire chi lavora di più? A me pare impossibile capirlo.
L'orario di cattedra in Svezia è di 12 ore, più tutta una serie di ore aggiuntive (tot 46).
In Italia è di 18 ore, pagate solo quelle. Le ore aggiuntive si fanno, e sono tante, ma gratis.
Stipendio italiano netto (dipende dall'anzianità, ma in media): eur 1400, come scrivevo sopra.
La verità, secondo me, è che sia in Svezia che in Italia neanche chi fa l'insegnante sa quante ore lavora a settimana, perché è un lavoro che puoi fare a qualunque ora del giorno e della notte, e ce l'hai sempre nel cervello.
Il problema non è neanche lo stipendio, ma la qualità della vita che accompagna questo lavoro, che proprio non va...
E' un lavoro bellissimo, ma io lo faccio da 18 anni e non mi sento di augurarlo a nessuno...

Anonym sa...

Salve! Seguo da qualche mese il tuo blog che trovo davvero interessante! Io mi sto laureando in lingue e culture straniere con prima lingua inglese e seconda lingua portoghese e brasiliano. Il mio progetto sarebbe quello di completare la mia formazione universitaria (i due anni di laurea specialistica) in Svezia per poter intraprendere la professione di insegnante;a tal proposito il prossimo autunno ho intenzione di frequentare un corso di lingua svedese. Mi chiedevo se i 5 anni di cui parli nel post si riferiscano ad un percorso di laurea compatibile con quello da me iniziato in Italia.. Ti ringrazio per la tua disponibilità, cristina

Unknown sa...

Un insegnante è affidata a dare ai bambini e ai giovani l'educazione di cui hanno bisogno per vivere in questo mondo .