måndag 21 februari 2011

Arrivederci

È tanto tempo che non trovo neanche un minuto per scrivere e sarà così almeno ancora una settimana perché domani andiamo in una vacanza al sole, tutta la famiglia tranne i due figli più grandi. Che BELLO scappare dalla neve e dal freddo! Non vedo l'ora! Quando torno voglio sentire la primavera nell'aria!

Buona settimana a tutti!

fredag 11 februari 2011

Buona notte, buona notte fiorellino

Non posso altro che pensare a quel bel fiorellino coraggioso che ho visto l'altro ieri quando ho fatto il primo giro di jogging dell'anno... Che fine ha fatto? Stamattina quando sono uscita a prendere il giornale il mondo era così:





























Non ho lavorato perché sono stata a casa con la piccola malata, ma ho sentito erano pocchissimi insegnanti e allievi che sono riusciti ad arrivare a scuola.



tisdag 8 februari 2011

Mi serve aiuto


Sabato è il nostro anniversario di 25 anni insieme. Incredibile. Sembra così poco tempo fa che ci siamo incontrati lì a Londra e allo stesso tempo sembra che ci siamo conosciuti da sempre...


Allora per sabato il piano è un giorno insieme a Stoccolma, senza bambini. Siamo riusciti a risolvere il problema più grande - babysitter. Ci sono vantaggi con figli grandi! Poi rimane vedere se, per usare una parola mia, "il rafebbrore" della principessa passa o no. Oggi ha 39,5 gradi...

Probabilmente andiamo a vedere questo, che non siamo riusciti a vedere quando eravamo in Cina. Poi non si sa, ma la sera una bella cena in un ristorante simpatico. Ecco perché ho bisogno di aiuto. Avete qualche ristorante favorito, preferibilmente italiano, che mi potete consigliare?

torsdag 3 februari 2011

Due sbagli e una domanda

Due sbagli sempre più frequenti:
"Jag är själv hemma." Vuol dire più o meno "Io stesso sono a casa", ma quello inteso è " Sono a casa da solo" che in svedese si deve dire "Jag är ensam hemma.".

"Båten kommer att sjunka tack vare det dåliga vädret", in italiano "La barca si affonderà grazie al tempo brutto". La frase coretta è "Båten kommer att sjunka på grund av det dåliga vädret", in italiano "la barca si affonderà a causa del tempo brutto".

Domanda:
Qual'è il significato dell'espressione "una settimana bianca" (en vit vecka) in svedese?

onsdag 2 februari 2011

L'insegnante svedese

I giorni passano velocemente. Sono così pieni di impegni di ogni tipo che quando arrivo alla sera non mi ricordo più cosa ho fatto la mattina. La settimana prossima cercherò di frenare un po'.

Anche se a quest'ora sono stanchissima ecco il post sull'insegnante svedese che vi ho promesso:

Come in molti paesi (penso) in Svezia l'insegnante viene visto con almeno un po' d' invidia. In genere la gente pensa che il lavoro come insegnante vuol dire fare 5-6 lezioni a settimana e poi tornare a casa verso mezzogiorno. Poi non c''è da dimenticare che gli insegnanti hanno tre mesi di vacanza d'estate, tre settimane a natale, vacanze a Pasqua ecc ecc.

Quasi sempre quando incontro gente nuova e dico che sono insegnante c'è qualcuno che dice che deve essere bello fare l'insegnante con tutte le vacanze e le poche ore di lavoro. Quando rispondo "Ma perché non diventi insegnante allora?" mi guarda come se fossi matta, perché "Nooo, non voglio proprio lavorare come insegnante, non è un lavoro per me!". Allora?

Cosa fa un insegnante svedese? Prima di tutto lavora 194/261 giorni all'anno, il che vuol dire che non lavora 67 giorni (ovviamente non ho contato il sabato e la domenica). Da quei 194 giorni insegna 178 e 16 giorni sono riservati per aggiornarsi nella materia, imparare nuovi metodi, organizzarare i propri corsi och organizzare progetti con altri insegnanti ecc. A scuola mia nove di questi giorni vengono organizzati dal preside (leggete vice preside) e trattano campi di priorità della scuola come per esempio TIC, tecnologia dell'informazione e della communicazione, metodi per insegnare ragazzi con svedese come la seconda lingua, nuove leggi, metodi per lavorare con LGBT-rights, contro discriminazione, nuove riforme ecc ecc. Cosa fare gli ultimi sei giorni decide ogni insegnante, e spesso va a dei corsi a spesa della scuola.

L'insegnante lavora 45 ore a settimana. 35 ore deve stare a scuola, 10 ore può fare dove vuole e servono per preparare lezioni, correggere ecc. Ma un insegnante che fa il lavoro con qualità lavora sicuramente almeno 50 ore a settimana.

Le 35 ore a scuola vengono divise tra lezioni (in media 14 ore a settimana) e conferenze (4 ore a settimana). Dove lavoro io l'insegnante fa anche 4 ore (se lavora a tempo pieno) di aiuto a chi ne ha bisogno. Queste ore ci sono anche sul orario e l'insegnante deve essere a disposizione a chiunque vuole aiuto con qualche compito o avere delle spiegazioni approfondite.

Ogni insegnante è responsabile per 12-15 allievi che incontra circa 45 minuti a settimana per parlare del caledario della settimana, dare informazioni, discutere problemi che hanno gli allievi per esempio con insegnanti o che hanno insegnanti con la classe-Quest'ora si usa anche per discutere concetti come diritti e doveri della democrazia, le leggi contro discriminazione e come metterle in pratica nella scuola. È anche uno dei luogo che hanno gli allievi per avere influenza su come viene organizzata e come funziona la scuola.

Siamo arrivati a 23 ore. Le restanti 12 ore che fa? Beve il caffè? Ma devo dire che anche noi abbiamo il salottino con i divani per la pausa, abbiamo la macchina del caffè e ogni martedì un cestino enorme di frutta, ma normalmente gli insegnanti non hanno il tempo di sedersi e godersi quel caffè. Molti portano la tazza del caffè nella stanza per berlo vicino al computer.

Cosa fa allora?

Come dirigente di classe:
- Deve controllare le assenze degli ragazzi della propria classe.
- Ogni allievo ha circa 100 euro al mese di sussidio degli studi ma se è assente da scuola più del 20% delle lezioni perde questo sussidio. È il compito del dirigente di classe di controllare questo.
- Se qualcuno del proprio gruppo ha problemi con gli studi, problemi sociali o fisici deve avere un incontri col ragazzo insieme a un genitore se non ha ancora 18 anni e con o la consulente didattica, l'assistente sociale o l'infermiera dipendente dal tipo di problema. Deve documentare l'incontro.
- Deve avere contatti con i genitori
- Due volte all'anno deve incontrare ogni allievo insieme ai genitori per parlare degli studi. Prima dell'incontro si deve informare su come va in ogni materia
- aiutare gli allievi con il lavoro finale - un progetto.

Per quanto riguarda i corsi che insegna deve:
- tenersi aggiornato
- incontrare gli altri che insegnano la stessa materia (al liceo quasi tutti insegnano due materie come per esempio svedese e inglese, studi sociali e storia o matematica e fisica.) per pianificare, per decidere quali libri e quale materiale pedagogico usare/comprare per le diverse classi, discutere compiti e come valutarli, discutere voti ecc ecc.
- copiare materiale
- documentare cosa fa e i voti che gli allievi hanno sui compiti diversi,
- deve valutare il proprio lavoro, i risultati che fanno i ragazzi e analizzare cosa è andato bene, quali metodi sono stati efficienti, perché i voti sono quelli che sono e sempre documentare quello che scopre.

Per quanto riguarda la scuola deve:
- aiutare con attività come quelle descritte qui
- fare parte del lavoro con la valutazione della scuola dell'anno e il piano del lavoro per la scuola del prossimo anno
- lavorare con l'ambiente nella scuola sia quella fisica che quella sociale,
- aiutare con la commercializzazione della scuola...

Ho sicuramente dimenticato qualcosa...